Dato che il primo motore Ford V8 Flathead è stato prodotto 90 anni fa e che gli hot rodder li hanno ottimizzati sin dal primo giorno, sembrerebbe che ormai avremmo imparato tutto quello che c'è da sapere. Ma durante il periodo in cui gli hot rodder hanno "rimaneggiato" il venerabile V-8 di Henry, sono state avanzate più teorie e sono stati creati più miti rispetto a qualsiasi altro motore.
C'è da dire che il V8 non fu il primo Flathead: delle prime versioni a 4 cilindri possiamo risalire già al 1908; alcune sono rimaste famose perchè gli hotrodders li hanno trasformati in "four-bangers" tuttoggi ancora molto apprezzati. Analizzando il principio di funzionamento, e grazie anche ai numerosi studi (in particolare quello di Jason Fenske di Engineering Explained) riusciamo a capire il perché questo motore è stato perfetto per i suoi tempi ma anche cosa ha contibuito al suo declino. Posizionando le valvole vicino al cilindro, l'aria deve compiere due giri di 90 gradi in un ciclo completo. A peggiorare le cose, il flusso d'aria di aspirazione e di scarico è in direzioni opposte in un Flathead V8, impedendo ulteriormente l'efficienza. Il Flathead era anche un motore a compressione molto bassa, con Fenske che notava che la prima variante da 3,6 litri da 65 CV aveva un rapporto di compressione di appena 5:1. L'aumento della compressione avrebbe potuto aiutare ad aumentare la potenza, ma il design della testata del cilindro piatto significava che ciò avrebbe limitato ulteriormente il flusso d'aria. Negli anni '30, la bassa potenza e la mancanza di efficienza del Flathead non erano problemi enormi, ma l'ascesa del V8 a valvole in testa dopo la guerra li rese quasi obsoleti. Possiamo però attribuire al Flathead il merito di aver dato il via alla storia d'amore dell'America con il V8, portando Chevy a progettare il prossimo successo, il leggendario small block.
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